Non c'è da meravigliarsi se la musica può essere considerata  l'unica forma d'arte in grado di tradurre fedelmente sentimenti umani e fenomeni naturali che accadono intorno a noi, non importa se tali sentimenti o fenomeni siano legati a momenti drammatici o ad altri più romantici e delicati.

Il sassofonista e straordinario compositore italiano  Gianni Savelli sa molto bene come rappresentare, attraverso la musica, il proprio talento e la sua creatività, le suddette sensazioni, grazie anche all'esperienza accumulata  in varie forme d'arte, nel corso degli ultimi 40 anni della sua illustre carriera.

Ora, con un nuovo album  Alisei, il quarto  pubblicato assieme al suo Gianni Savelli Media Res, un collettivo in cui, insieme a lui, militano musicisti veramente eccellenti come Fulvio Sigurtà alla tromba, Alessandro Marzi alla batteria e alle percussioni, Enrico Zanisi al pianoforte e Luca Pirozzi al basso elettrico, il sassofonista e compositore italiano esplora l'idea degli elementi della natura come il vento e il mare che, operando in perfetta sincronia creano di momento in momento nuovi inimmaginabili scenari.

A tal proposito, Savelli e  Media Res,  fanno un ottimo lavoro, attraverso i 6 brani inclusi in Alisei, per consentire agli ascoltatori di navigare con loro in questa metaforica esplorazione nella vita marina. 

Il sassofonista e compositore italiano e il suo ensemble, affiancati in due brani da un'orchestra jazz di 17 elementi, tratteggiano ispirati scorci di jazz contemporaneo che forniscono la colonna sonora ideale al concetto stesso dell'album, con Savelli che cesella abilmente momenti di teso crescendo ad altri dove la natura si ripristina quasi per inerzia.

Il risultato complessivo è molto efficace; dalla più ritmica, immaginaria danza collettiva tra flora e fauna subacquee dell'elegante brano d'apertura dell'album Melodia Sottomarina alla deliziosamente criptica Nebulas, nel suo stile jazz un pò noir.

Savelli e il suo Media Res giocano molto astutamente un gioco musicale in cui la musica fluttua, proprio come l'acqua, su molti e diversi livelli, da quello, a volte più sentimentale, come nella composizione  Delicati Effendi, a quello più crepuscolare, percepibile nell'ultimo brano dell'album Alisei, dal grande senso di equilibrio tra armonia e introspezione.

Un  lavoro veramente solido e ispirato da parte di un compositore dal talento visionario, Alisei è anche un disco di bellezza eterea e intensità e, al contempo, lo specchio fedele di un musicista altamente qualificato, artista  mai timoroso di sfidare se stesso nello spingersi in avanti, in termini di visione musicale.