Gianni Savelli

Gianni Savelli

Musikansich (DE)- Wolfgang Giese

 

Gianni Savelli. un musicista di jazz conosciuto per la sua versatilità ha lasciato il suo segno non solo nel mondo del jazz ma anche  in produzioni di musica pop, colonne sonore e musiche per il teatro, La sua formazione, Gianni Savelli Media Res, è attiva dal 2000.  Oggi viene presentato il loro quarto album, Alisei. Secondo il comunicato stampa, il protagonista ha paragonato la musica dell'album a questi venti, che hanno aiutato i marinai del XVI secolo a esplorare nuovi mondi.

Tuttavia, all'inizio del disco viene suonata una “Melodia sottomarina". Questo brano primo dei sei contenuti nell’album, è eseguito in quintetto. I musicisti condividono uno stile di esecuzione calmo. Questo genere di jazz  si rifà  principalmente a una tradizione più europea, simile a quella che si conosce in Scandinavia, piuttosto che orientarsi verso l'influenza americana.

I tre solisti al sassofono, alla tromba e al pianoforte vengono accompagnati da una sezione ritmica molto sensibile e attenta. L'uso del basso elettrico fa sì che il ritmo swing sia meno presente a favore di elementi provenienti dal jazz-rock e  dalla fusion. Nel brano principale, il suo suono ricorda molto quello del grande Jaco Pastorius. La musica è assai immaginifica, ci si lascia trascinare in un mondo in cui si cerca di cogliere cosa si voglia esprimere. Tornando al brano di apertura, il batterista Alessandro Marzi è qui particolarmente attivo  supportato da  solide linee di basso, mentre gli strumenti a fiato  creano sequenze melodiche, arricchite  da un  pianoforte molto creativo.

I brani 2 e 4 sono stati realizzati con una formazione più ampia:  un'orchestra composta da diciassette strumenti a fiato, come indicato nel line-up. Questo ci trasporta in parte verso la musica da film. Mi ricorda anche la collaborazione tra Miles Davis e il grande arrangiatore Gil Evans. Entrambi i brani si distinguono per un alto livello di dinamicità e varietà negli arrangiamenti. Questo è particolarmente evidente nel brano più lungo dell'album, "Delicati effendi (in memoria di Aldo Bassi)", un omaggio al trombettista jazz italiano Aldo Bassi, scomparso nel 2020, che era anche uno dei membri fondatori di Media Res.  Fulvio Sigurtà, che ne ha rilevato il ruolo, esegue con sicurezza un assolo di tromba a partire dai circa 3:55, mostrando varie sfaccettature delle sue capacità fino a circa il 7:36.

Tutti i brani hanno in comune il fatto che Gianni Savelli, malgrado sia leader della band, non si pone al centro dell'attenzione, ma si mette a servizio del suono complessivo.

 

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