Gianni Savelli
Gianni Savelli
Il sassofono di Gianni Savelli e la tromba di Aldo Bassi sono i protagonisti di questa incisione dal suggestivo titolo Que la Fete commence, con sette composizioni dai titoli oscillanti tra il francese già menzionato, l'inglese di The chair at the corner, lo spagnolo di Desejo e un paio di brani come il primo Tribù errante e Semplice dai titoli italiani. Al di là delle scelte dei titoli, questo lavoro si presenta come un'elegante produzione di un jazz che sa stare in equilibrio fra le componenti più apprezzate del genere: il ritmo, la melodia, l'armonia.Senza peraltro che qualcosa prevalga e con la capacità dei solisti di esprimersi a momenti in maniera eccellente in occasione degli inserti più indovinati. Oltre ai sunnominati protagonisti completano l'organico il piano di Pierpaolo Principato, il basso di Luca Pirozzi e la batteria di Marco Rovinelli. Savelli e Bassi danno in certi momenti grande prova della loro perizia e della passione con cui suonano, riuscendo ad incrociarsi energicamente ed originalmente nel corso di brani particolarmente indovinati come Fog Dance, forse il migliore del disco, laddove anche la ritmica vive momenti di ispirazione d'alto livello favorendo un invidiabile interplay. Altri passaggi danno del disco un'immagine musicale diversa e la prova di un eclettismo lodevole. Desejo ci presenta i due solisti impegnati al flauto e al flicorno e la musica assume i connotati di un jazz più vicino al mondo spagnolo e latino-americano in genere. Sembra insomma questa la cifra dominante del lavoro: un camaleontismo che porta il grupo su sentieri variegati, con interpretazioni tutte lodevoli, ma con una dispersione di percorsi che a tratti disorienta.
July 2009
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